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Buongiorno a tutti, il 656 roco di un mio amico equipaggiato di serie con un decoder sound Zimo ha un comportamento decisamente misterioso sulla parte sonora. Il mistero consiste nel fatto che in negozio e a casa in città funziona tutto benissimo mentre spostandosi fuori città, in alta valle diciamo, il suono diventa appena percettibile mentre tutto il resto riguardante il motore funziona normalmente. Questa anomalia si verifica con qualsiasi centralina si provi la macchina, la tensione di rete è in entrambi i casi di circa 230v ( idem per la tensione all'uscita delle centraline) e pure la distribuzione dall'ente fornitore è identica ( 220v ricavato dalla rete trifase 380V e nuetro) . Qualcuno ha per caso avuto problemi simili? Grazie a tutti in anticipo
Ciao Stefano

Potrebbe dipendere dalla pressione atmosferica più bassa che caratterizza le località di montagna e dalla cassa acustica perfettamente sigillata.
Ma è la prima volta che leggo una cosa del genere.
Ciao
Mario

Si, la tensione non c'entra nulla, anche perché non può essere meno di 200 V da nessuna parte e Enel appunto la tiene a 240 V (e anche più, dipende dalla fornitura più lontana) in uscita dai trasformatori.
E in ogni caso lì c'è un alimentatore che la abbassa a 16/19V, e che dovrebbe funzionare anche a 190 V.

Ma la questione della quota è possile, se si va oltre i 1500 m, al livello di altorparlanti cambia tutto.
Come informazione, le cabine degli aerei sono pressurizzate per simulare una quota di circa 1500 m, e se sale un cardiopatico dichiarato la tengono anche più bassa.

Azz...non si finisce mai di imparare....anche io le tensioni di alimentazione le avevo considerate più per scrupolo che per convinzione visto che i range in cui possono lavorare i decoder e le centraline sono piuttosto ampi, considerando poi che al 90% nelle predisposizioni sonore fatte dalla casa madre le stesse omettono la cassa acustica dell'altoparlante per motivi di spazio tutto torna.....
Grazie mille a tutti ciao
Stefano

Si, ma il tuo discorso sulle tensioni proprio non ci azzecca per nulla: l'uscita in continua dell'alimentatore della centralina DCC è stabilizzato, pertanto la tensione di uscita rimane stabile entro i citatli limiti delle tensione di alimentazione da rete.
Qalora la tensione di rete fosse troppo bassa tipicamente in uscita non c'è tensione.

Il tuo raginamento ha senso solo e soltanto per i trasformatori, che lavorando direttamente in CA hanno il vincolo del rapporto di trasformazione che è fisso per il trasformatore in uso.

Certo Marco , se leggi bene il mio post e' un controllo che ho fatto per scrupolo ( facendo anche presente che i range di tensione in cui i decoder e le centraline funzionano sono decisamente ampi) visto che quando capita qualcosa di strano la prima cosa che viene chiesta e' proprio quella :" ma elettricamente e' tutto a posto?" . Forse se non lo avessi specificato me lo avreste chiesto anche voi......
Comunque grazie ancora
Buona serata
Stefano

Ah dimenticavo, le altre locomotive equipaggiate con decoder sonoro Esu funzionano perfettamente forse proprio perché dotate di un minimo di cassa di risonanza chissa'.....

Al di là del fatto che non capisco cosa c’entrino i cardiopatici con la resa di un diffusore sonoro, comunque secondo me dovrebbe suonare analogamente anche in alta valle.
Stefano hai provato a riportare la loco in città? Riprende a suonare a volume corretto? Hai provato a sostituirlo con un altoparlante dei decoders ESU?

Ciao Senialas, sì riportata a casa funziona perfettamente, no non ho guardato il tipo di altoparlante perché ,non essendo mia , una volta aperta scade la garanzia. Ora questo mio amico valuterà cosa fare ed a quel punto se c'è il posto proverò a sostituirlo.
Ora non per polemizzare con Marco, ma il discorso del tipo di distribuzione dell'energia elettrica mi era venuto in mente perché fino a poco tempo fa in alcune zone esisteva la distribuzione 220V trifase, ed alcune apparecchiature (tipo le caldaie a gas) necessitando del neutro occorreva installare a monte dell'apparecchio un trasformatore separatore .
Ueh che vi devo dire , è la prima volta che capita anche a me.....

Ho citato i cardiopatici per fare un esempio.
La maggior parte delle apparecchiature elettriche, nelle loro istruzioni riportano la quota massima alla quale è garantito il corretto funzionamento, tipicamente è appunto 1500 o 2000 m slm.
Che poi alcune apparacchiature risentono meno di altre della quota altimetrica è nelle tolleranze di fabbricazione.

Per la distribuzione a 220 trifase, quindi le abitazioni civili alimentate con due fasi e senza neutro, da fonte Enel (ho avuto collaborazioni con loro) dovrebbe essere ormai sparita da ogni dove: solo in alcune zone di Roma c'èra ancora qualche anno fa.
Però ci sono ancora zone d'Italia dove la distribuzione non è Enel.
Ma per i nostri trenini questo non è un problema, in quanto essendo tutti alimentatori a doppio isolamento, ciè senza terra, la presenza o meno del neutro è ininfluente.
Per le caldaie è diverso, il neutro e la terra servono per l'accenditore del gas.

Ciao Marco, bene ma siccome il fenomeno è piuttosto singolare mi sembrava normale considerare tutte le possibili variabili, che fossero plausibili oppure no....a questo punto l'unica ipotesi effettivamente rimane la pressione atmosferica del luogo e forse anche dell'altoparante di scarsa qualità dal momento che gli esu "suonano" benissimo.....

Stefano non devi giustificarti, considera che queste cose dell'elettrotecnica e delle quelle quote altimetriche delle apparecchiature tanti tra gli addetti ai lavori le sanno e pure ci credono.
In molti elettrotecnici credono che il doppio isolamento sia dovuto al contenitore in plastica ... quindi

Si' Marco lo so, sono diplomato perito elettrotecnico ed ho esercitato nel campo per più di 40 anni anche se solo da operaio perché all'epoca funzionava cosi', ( bastava lavorare...) per cui capisco perfettamente.....

Grazie a tutti per il supporto