Re: Come si utilizza un detector ?
Inviato: sabato 23 marzo 2024, 2:25
Edo, non stai scatenando nulla di diverso dal solito, è che ognuno ha le sue esperiesnze e conoscenze, poi c'è chi parte e poi si adegua e chi prende in consderazioni fin da subito più varaibili.
In 80 cm di binario tre sezioni di fatto non servono (e non è detto che assolvano ai loco compiti anche con la sola locomitiva a comporre il treno), e anche due cominciano ad essere troppe, il tutto dipende dal sistema di automatismo impiegato.
Già ogni software per gestione automatica dei trenini ha le sue specificità, si sono simili, ma non uguali e le differenze impongono soluzioni diverse. Poi di conseguenza bisogna settare i decoder.
In verità il SW non calcola la velocità, la impone e crede che il treno la faccia realmente.
Poi in base a tutti i parametri impostati calcola l'istante esatto in cui inviare il rallentamento e/o l'arresto al decoder della locomotiva.
Il calcolo rende i risultati attesi fin tanto che la velocità è costante, ma in caso di rallentamemnto il SW non è in grado di calcolare nulla: eventualmente manda in continuo un riferimento di velocità sempre miniore al decoder, ma sul decoder c'è poi impostato un tempo di rallentamento tra una velocità e l'altra, e il SW non lo sa.
Ma qui poi entra in gioco la fisica, nello specifico lo spazio-tempo:
- spazio percorso dal treno mente l'automatismo fa le sue elaborazioni
- tempo ritardo nell'invio dei comandi al decoder
- tempo di esecuzione del decoder
- inerzia propria del treno
- in spazi così risicati bisogna che la velocità del treno sia bassa già all'approcciarsi al binario di stazione.
Non è complicato, ma taratura del tutto richiede pazienza.
Da non dimeticare che per le leggi dell'elettrotecnica non è sempre garantito che il sensore di presenza rilevi il treno quando il primo asse entra nella tratta, senza dimenticare che la costruzione e il cablaggio della locomotiva fanno la differenza: se la corrente non è presa per entrambe le polarita da tutti gli assi, non è detto che in spazi così risicati il sistema funzioni come desiderato
Il funzionamento corretto tipico dovrebbe essere questo:
- il treno entra nel binario di stazione
- è occupato il primo tratto del binario di stazione, l'automatismo lo rileva
- l'automatismo invia al treno il comando di rallentamento
- il treno è tutto dentro il binario di stazione
- il treno occupa il secondo tratto del binario di stazione, l'automatismo lo rileva
- l'automatismo invia al treno il comando di arresto
- il treno si arresta al punto giusto.
Ma in 80 cm con treno da 50 cm bisogna impostare bene tutti i parametri e di fatto considerare tutto il binario di stazione come il secondo tratto.
Ma poi sono realmente 80 cm tra le due traverse limite, o la misura l'hai presa in un punto diverso?
Ah, tipicamente anche il binario fuori dalla stazione deve avere almeno un circuito di rilevamento del treno.
In 80 cm di binario tre sezioni di fatto non servono (e non è detto che assolvano ai loco compiti anche con la sola locomitiva a comporre il treno), e anche due cominciano ad essere troppe, il tutto dipende dal sistema di automatismo impiegato.
Già ogni software per gestione automatica dei trenini ha le sue specificità, si sono simili, ma non uguali e le differenze impongono soluzioni diverse. Poi di conseguenza bisogna settare i decoder.
In verità il SW non calcola la velocità, la impone e crede che il treno la faccia realmente.
Poi in base a tutti i parametri impostati calcola l'istante esatto in cui inviare il rallentamento e/o l'arresto al decoder della locomotiva.
Il calcolo rende i risultati attesi fin tanto che la velocità è costante, ma in caso di rallentamemnto il SW non è in grado di calcolare nulla: eventualmente manda in continuo un riferimento di velocità sempre miniore al decoder, ma sul decoder c'è poi impostato un tempo di rallentamento tra una velocità e l'altra, e il SW non lo sa.
Ma qui poi entra in gioco la fisica, nello specifico lo spazio-tempo:
- spazio percorso dal treno mente l'automatismo fa le sue elaborazioni
- tempo ritardo nell'invio dei comandi al decoder
- tempo di esecuzione del decoder
- inerzia propria del treno
- in spazi così risicati bisogna che la velocità del treno sia bassa già all'approcciarsi al binario di stazione.
Non è complicato, ma taratura del tutto richiede pazienza.
Da non dimeticare che per le leggi dell'elettrotecnica non è sempre garantito che il sensore di presenza rilevi il treno quando il primo asse entra nella tratta, senza dimenticare che la costruzione e il cablaggio della locomotiva fanno la differenza: se la corrente non è presa per entrambe le polarita da tutti gli assi, non è detto che in spazi così risicati il sistema funzioni come desiderato
Il funzionamento corretto tipico dovrebbe essere questo:
- il treno entra nel binario di stazione
- è occupato il primo tratto del binario di stazione, l'automatismo lo rileva
- l'automatismo invia al treno il comando di rallentamento
- il treno è tutto dentro il binario di stazione
- il treno occupa il secondo tratto del binario di stazione, l'automatismo lo rileva
- l'automatismo invia al treno il comando di arresto
- il treno si arresta al punto giusto.
Ma in 80 cm con treno da 50 cm bisogna impostare bene tutti i parametri e di fatto considerare tutto il binario di stazione come il secondo tratto.
Ma poi sono realmente 80 cm tra le due traverse limite, o la misura l'hai presa in un punto diverso?
Ah, tipicamente anche il binario fuori dalla stazione deve avere almeno un circuito di rilevamento del treno.