PLA (Passaggio a Livello Automatico) RIVAROSSI
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PLA (Passaggio a Livello Automatico) RIVAROSSI
Cari esperti del settore, ho acquistato un PLA della Rivarossi, il famoso passaggio a livello di Cosio Traona, essendo io un neofita (sia del fermodellismo che del digitale), non ho potuto non farmi affascinare da questo bellissimo oggetto.
Ora il punto è: posso inserirlo in un circuito digitale? Funziona? o rischio di far esplodere qualche cosa? Eventualmente per utilizzarlo che tipo di modifica dovrò fare?
Un saluto ed un ringraziamento anticipato per i vostri consigli.
Ora il punto è: posso inserirlo in un circuito digitale? Funziona? o rischio di far esplodere qualche cosa? Eventualmente per utilizzarlo che tipo di modifica dovrò fare?
Un saluto ed un ringraziamento anticipato per i vostri consigli.
Il dispositivo funzionava (e funziona) in analogico, sfruttando dei contatti sul binario. Per usarlo in digitale, potresti utilizzare un decoder accessori e comandarlo come uno scambio in manuale (intendo che decidi tu quando aprirlo o chiuderlo).
E' necessaria una alimentazione in CC (diretta o raddrizzando il DCC).
Per un funzionamento "automatico" potresti utilizzare dei contatti (reed oppure infrarossi) per pilotare il circuito, da posizionare ad opportuna distanza
ciao
Andrea
E' necessaria una alimentazione in CC (diretta o raddrizzando il DCC).
Per un funzionamento "automatico" potresti utilizzare dei contatti (reed oppure infrarossi) per pilotare il circuito, da posizionare ad opportuna distanza
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Con tutta sincerità apprezzo molto questo tuo interessamento alla mia problematica... ma diciamo che io sono nel mondo del fermodellismo da circa 3/4 mesi (dopo che il mio pupo ha ricevuto per regalo a Natale dallo zio uno starset analogico della lima) quindi puoi ben capire a che punto sono .sailman62 ha scritto:Il dispositivo funzionava (e funziona) in analogico, sfruttando dei contatti sul binario. Per usarlo in digitale, potresti utilizzare un decoder accessori e comandarlo come uno scambio in manuale (intendo che decidi tu quando aprirlo o chiuderlo).
E' necessaria una alimentazione in CC (diretta o raddrizzando il DCC).
Per un funzionamento "automatico" potresti utilizzare dei contatti (reed oppure infrarossi) per pilotare il circuito, da posizionare ad opportuna distanza
ciao
Andrea
Se me lo spieghi con un disegno o schema di collegamento forse potrei capirci qualcosa di più...in particolare per il funzionamento in automatico in quanto sono più interessato.
Grazie di tutto
Scusate, mi sono confuso.
come giustamente segnalato, il sistema utilizzava la corrente alternata degli accessori per funzionare e tramite due pezzi di controrotaia veniva chiuso il circuito.
A mio parere collegarlo direttamente sulla linea DCC potrebbe creare dei problemi durante il funzionamento anche se non ho una evidenza "sperimentale".
Per questo pensavo di separare i sensori dal circuito DCC
Andrea
come giustamente segnalato, il sistema utilizzava la corrente alternata degli accessori per funzionare e tramite due pezzi di controrotaia veniva chiuso il circuito.
A mio parere collegarlo direttamente sulla linea DCC potrebbe creare dei problemi durante il funzionamento anche se non ho una evidenza "sperimentale".
Per questo pensavo di separare i sensori dal circuito DCC
Andrea
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Io lo uso da anni alimentandolo con un trasformatore da 15 Vac collegato con un polo alla rotaia e l' altro al filo del PLA. La rotaia collegata ovviamente deve essere quella adiacente alla controrotaia di contatto. Funziona nello stesso modo sia in analogico che in DCC. Penso che non convenga usare il segnale DCC come sorgente di potenza al posto del trasformatore per almeno due ragioni:
a) non sprecare potenza preziosa in DCC
b) l' induttanza dell' elettrocalamita potrebbe disturbare il segnale DCC al momento dell' azionamento.
Ciao
GF
a) non sprecare potenza preziosa in DCC
b) l' induttanza dell' elettrocalamita potrebbe disturbare il segnale DCC al momento dell' azionamento.
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Ciao GFgfqgi ha scritto:Io lo uso da anni alimentandolo con un trasformatore da 15 Vac collegato con un polo alla rotaia e l' altro al filo del PLA. La rotaia collegata ovviamente deve essere quella adiacente alla controrotaia di contatto. Funziona nello stesso modo sia in analogico che in DCC. Penso che non convenga usare il segnale DCC come sorgente di potenza al posto del trasformatore per almeno due ragioni:
a) non sprecare potenza preziosa in DCC
b) l' induttanza dell' elettrocalamita potrebbe disturbare il segnale DCC al momento dell' azionamento.
Ciao
GF
Quindi in parole povere mi stai dicendo che lo stai utilizzando praticamente allo stesso modo dell'analogico? ...e che il collegamento della corrente alternata sulla rotaia non altera il normale funzionamento del DCC e che di conseguenza non rischio di bruciare niente?