Idea semifolle
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Idea semifolle
Qualcuno ha mai sventrato una tastiera a membrana, andando a vedere come sono fatti gli interruttori ?
L'idea sarebbe quella di fare in modo che al posto dell'interruttore ci vada il collegamento ad un interruttorino remoto...
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Gian Uberto "saint" Lauri
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Le tastiere a membrana sono come quelle dei telefoni o dei telecomandi. Sul pcb c'è una serpentina di materiale conduttore nero. Sul tasto, di gomma, è presente lo stesso materiale.
Alla pressione del tasto, questo mette in corto circuito i "rami" della serpentina, chiudendo quindi il contatto
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Possibilita` di connettere un conduttore alla serpentina ?greenant ha scritto:Le tastiere a membrana sono come quelle dei telefoni o dei telecomandi. Sul pcb c'è una serpentina di materiale conduttore nero.
Gian Uberto "saint" Lauri
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Dire che la cosa la vedo alquanto complicata.....e punto di vista moltooo personale non ne vedo l'utilità .
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Le tastiere sono composte da una matrice di switch. La cosa piu semplice da vedere è quella della tastiera esadecimale, tipo quella del telefono, ovvero 4 righe e 3 colonne (per un totale di 7 fili quindi).
Normalmente hai ad esempio le colonne collegate ad altrettanti input (sensibili ad interrupt) sul tuo microcontrollore. Dall'altra parte sono tutti pull-up ad esempio.
Il software sul micro attiva ad una ad una (ed una per volta) le quatto righe. Non appena viene premuto un tasto, la colonna corrispondente genera un interrupt. Conoscendo quale riga hai attivato, puoi conoscere i questo modo quale è il tasto premuto.
Questo per dire che una tastiera a membrana è inutilizzabile senza alcun tipo di microcontrollore.
Se vuoi utilizzare una pulsantiera per itinerari, volendo puoi usare una tastiera da pc intera e farti un qualche progetto in rete per interfacciare un micro ad una tastiera AT. Ci sono tanti progetti ed è abbstanza semplice
Normalmente hai ad esempio le colonne collegate ad altrettanti input (sensibili ad interrupt) sul tuo microcontrollore. Dall'altra parte sono tutti pull-up ad esempio.
Il software sul micro attiva ad una ad una (ed una per volta) le quatto righe. Non appena viene premuto un tasto, la colonna corrispondente genera un interrupt. Conoscendo quale riga hai attivato, puoi conoscere i questo modo quale è il tasto premuto.
Questo per dire che una tastiera a membrana è inutilizzabile senza alcun tipo di microcontrollore.
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Ahem. una tastiera risolve il problema di interfacciare degli switch ad un computer... feedback.
Se avessi voglia di farmi una tastiera per gli itinerari... Non andrei a cercare una vecchia tastiera a membrana, ma una a microswitch, il tocco è tutt'altra cosa (anni fa una Cherry G80 mi costò 40€ spedizione inclusa...).
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Hem.... secondo me ammesso che riesci a fare quanto da te pensato dovresti ancora pensare a come interfacciare l'inteurttore con il tracciato ed in più andrebbero tenuti in considerazione i vari disturbi dovuti alla distribuzione lungo il plastico dei tasti con relativo conduttoreAhem. una tastiera risolve il problema di interfacciare degli switch ad un computer... feedback.
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reed(?) magnetici ?Buddace ha scritto:Hem.... secondo me ammesso che riesci a fare quanto da te pensato dovresti ancora pensare a come interfacciare l'inteurttore con il tracciatoAhem. una tastiera risolve il problema di interfacciare degli switch ad un computer... feedback.
Non andiamo mica in radiofrequenza . E poi esistono cose come i cavi schermati, anche se UTP5 insegna che basta un buon twistingBuddace ha scritto:ed in più andrebbero tenuti in considerazione i vari disturbi dovuti alla distribuzione lungo il plastico dei tasti con relativo conduttore
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