Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

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RobertoBissa
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Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#1 Messaggioda RobertoBissa » giovedì 3 dicembre 2020, 21:16

Buonasera a tutti sono nuovo di questo forum e parecchio impreparato in tema.
Ho già scritto in altri forum e gruppi vari xché vorrei passare la gestione del mio plastico da analogica a digitale con software rocrail .....
Il plastico nn è di tipo modulare ed è abbastanza " impegnativo" nel senso che dovrei andare a gestire circa 30 blocchi tra st.nascoste, sezioni di blocco, e st. a vista e tronchi...sono circa 200 mt di binari!!
Sono già in possesso di una ecos 50200 è vorrei capire se l.esu conveter loconet o le interfacce dcc word ( se si quali) e i moduli di dccword( retroazione e scambi) sono compatibili tra loro e con il SW di rocrail....
Un.altra cosa che nn mi è chiara è la differenza che c.è
tra i moduli s88 , interfaccia già presente nella ecos oppure il loconet conveter con moduli loconet
Qual.é la più performante??
Grazie a tutti
Roberto

Senialas
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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#2 Messaggioda Senialas » giovedì 3 dicembre 2020, 23:26

Ciao Roberto.
Mi fa sempre piacere quando qualcuno decide di passare dall'analogico al digitale e ancora di più quando pensa di gestire il plastico con il Pc.
La tecnologia digitale, o meglio il DCC, unito alla potenza di calcolo del Pc offrono un supporto talvolta semplicemente impensabile per l'analogico. Sia in termini di maggior realismo sia di giocabilità:
Chiaramente tale filosofia deve essere apprezzata.
Passiamo alle tue domande:
- 30 blocchi non costituiscono nessun problema per la gestione (io ne ho quasi 50 sul mio plastico). Dei sensori ne parlo più avanti.
- La ECoS è ottima. Purtroppo non ha l'ingresso LocoNet. Io ho provato ad usare il LocoNet converter su un paio di plastici, ma con risultati deludenti in entrambi i casi. Le occupazioni non venivano riportate in tempo reale. Per cui ho deciso di usare il bus LocoNet senza passare dalla centrale. Basta usare un'interfaccia adatta: io in tutti i casi ho usato l'interfaccia di DCCWorls LnPc che si collega al Pc tramite un cavo USB. Sul mio plastico, gestito da una PIKO Smart Controller (fabbricata da ESU) e da TrainController, funziona senza problemi da diversi anni.
- ogni blocco deve essere collegato tramite sensori di occupazione per riportare la corretta posizione del treno al Pc. Non so il motivo che ti spinge ad usare RocRail, ma qui si evidenzia una delle differenze con altri software. Mi spiego: per far rallentare un treno e fermarlo in un blocco (ad esempio un binario di stazione) RocRail richiede 2 sensori di occupazione (o assorbimento), mentre, ad esempio, con TrainController ne serve uno solo. Nel tuo caso significa 30 sensori aggiuntivi.
- moduli e bus S88 : io li sconsiglio perché la struttura del bus, funzionante con moduli in cascata, è rigida e dipende dalla posizione relativa dei moduli e da quante retroazioni ha il modulo. Il malfunzionamento di un modulo preclude il funzionamento di tutti i moduli posizionati dopo il modulo che non va. Nel caso si voglia aggiungere/togliere un modulo (tranne l'ultimo) sarà necessario riassegnare nuovamente gli indirizzi dei moduli a valle di quello aggiunto/rimosso.
- Il bus LocoNet (con i relativi sensori), secondo me, oggi è il bus migliore per i moduli di retroazione. Uno dei tanti vantaggi è la topografia dei collegamenti dei moduli: in serie, a stella, ad albero, in pratica come ti pare.
Per i sensori ci sono diversi produttori. In termini di "value for money" , secondo me, i migliori sono quelli di *.it (LOC-A110) - sono stati usati anche sul plastico 300 treni del Museo di Pietrarsa (con centrale ECos II). Poi ci sono quelli di DCCWorld e quelli di Digikeijks.
Mi permetto anche di suggerirti, se vuoi il manualetto: Da analogico a digitale passo passo - lo trovi ancora, credo, presso Tecnomodel.
Se ti servono altre info, chiedi pure.
Ciao

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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#3 Messaggioda christian corradi » venerdì 4 dicembre 2020, 10:36

Volevo solo dare un paio di miei pareri:
gli S88 hanno la rigidità di configurazione che hai detto, però per un plastico di casa poco importa: difficilmente ti metti ad aggiungere sensori strada facendo (cosa diversa in un modulare), ma se lo facessi, cambiare poi la numerazione dei sensori sul software richiederebbe pochi minuti (sicuramente meno del tempo per effettuare il cablaggio fisico dei nuovi sensori qualsiasi essi siano).
Io ho 80 sensori S88 e non ho mai dovuto rinumerarli.
E' però vero che sono più sensibili ai disturbi (se accendo la lampada led della lente mi compaiono false occupazioni) , soprattutto se la lunghezza della catena dei moduli supera i 4-5 m,

Per la scelta del software bisognerebbe capire cosa fanno i vari software e quali sono le tue esigenze.
Pagare più sensori o pagare il software? Non ho la risposta, o meglio ne avrei tante in base alle esigenze come già detto!

Quello che ti posso solo dire è che su un plastico non conviene mai risparmiare (a scapito dell'affidabilità) su armamento, motorizzazione scambi, cablaggio elettrico, sensori e software.

Come ti ha detto Senialas Rocrail ti chiede 2 sensori per blocco invece di uno; se vedi i sensori di * costano 25 € per 8 ingressi (3€ ad ingresso) nel tuo caso 90€ in più (meno di 2 carrozze): non è questo che deve fare la differenza!
Se però TrainController fa la caso tuo puoi risparmiarli (spero di essere stato chiaro: non deve essere il risparmio il motivo di scelta del SW, ma una volta scelto questo se puoi risparmiare meglio).

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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#4 Messaggioda Buddace » venerdì 4 dicembre 2020, 11:31

RobertoBissa ha scritto:Buonasera a tutti sono nuovo di questo forum e parecchio impreparato in tema.
Ho già scritto in altri forum e gruppi vari xché vorrei passare la gestione del mio plastico da analogica a digitale con software rocrail .....
Il plastico nn è di tipo modulare ed è abbastanza " impegnativo" nel senso che dovrei andare a gestire circa 30 blocchi tra st.nascoste, sezioni di blocco, e st. a vista e tronchi...sono circa 200 mt di binari!!
Sono già in possesso di una ecos 50200 è vorrei capire se l.esu conveter loconet o le interfacce dcc word ( se si quali) e i moduli di dccword( retroazione e scambi) sono compatibili tra loro e con il SW di rocrail....
Un.altra cosa che nn mi è chiara è la differenza che c.è
tra i moduli s88 , interfaccia già presente nella ecos oppure il loconet conveter con moduli loconet
Qual.é la più performante??
Grazie a tutti
Roberto

Premesso che non userei gli s88 nemmeno se me li regalassero o sotto tortura.
Personalmente ho almeno un paio di esperienze dell'utilizzo dei mi sensori con l'ECOS lconet converter su plastici anche di notevole dimensione (the Project51 giusto per fare qualche nome) il propietario che li usa in abbinamento al rocrail non riscontra alcuna problematica. Quello che di sicuro non funziona con quell'adattatore sono i sensori railcom che il modulo ecos con "malvagia" tenacia ne blocca le informazioni verso la centrale. Oltre questo caso i mie sensori vengono usati su enormi plastici modulari quali il nostro palsticodi CV19, il PLastico della Serenissma, Fremo Catania e dell'associazione Ferro Amatori del Trentino Altoadige :D
Andiamo ai mie s8 la versione in ki per 8 ingressi costa 15€ mentre la versione collaudata siamo sui 24€. Nel primo caso hai un costo ad ingresso inferiore a 2 euro (ma devi saldare) e nel secondo caso pari a 3€. Aggiungo che i mie s8 osno un prodotto propfessionale (il mio lavoro è proprio quello ma nel settore Automotive)..mentre altre produzioni che puoi trovare si basano su arduino quindi soluzioni NON professionali...infatti ci trovi sopra i processori "atmel" perchè vincolati ad Arduino.
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#5 Messaggioda Senialas » venerdì 4 dicembre 2020, 12:21

Parere condivisibile il tuo, Christian, sulla scelta del software.
Molti, in effetti, scelgono un software per simpatia o perché ne hanno sentito parlare tanto su qualche forum, invece di scaricare la demo e provarlo.
E' vero che il costo dei sensori aggiuntivi (100 nel caso in esame, non 90€) non fa la differenza, ma le prestazioni del software e la sua facilità d'uso direi di si. E in quanto a questi parametri la differenza, ad esempio, tra TrainController e RocRail, seconde me, è tanta.
Come già accennavo, sul plastico del Museo di Pietrarsa: Centrale ECoS II + sensori occupazione di * con interfaccia LnPc di DCCWorld e TrainController, funzionano da quasi due anni senza problemi.
Sugli S88 non aggiungo altro, dato che avendo un'alternativa più affidabile e meno costosa, tanto vale usare quest'ultima.

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#6 Messaggioda maurizio_r » venerdì 4 dicembre 2020, 12:39

Ciao! Il mio plastico fisso è governato da una centrale ECOS2 da ormai 6 anni. Nel corso di questo tempo ha avuto un'evoluzione nel controllo nella gestione dell'automatico. Inizialmente usavo soltanto moduli ECOSDETECTOR (estremamente costosi in proporzione alle loro funzionalità) in abbinamento del software TRAINCONTROLLER.
Ho smesso di utilizzare questo software perchè a seguito di un aggiornamento firmware della centrale... non mi riconosceva più i sensori a partire dal 17 in poi.... e spendere una vagonata di soldi per 32 mega di installer non ne avevo alcuna voglia.
In maniera indipendente ho cominciato a provare ilsoftware ROCRAIL (gratuito a offerta libera non vincolante). Chiaramente ha molta meno interfaccia grafica rispetto a traincontroller, è più un software da smanettoni... però se preso a piccole dosi si riesce a ottenere un risultato ottimale.
Sul fatto che a rocrail servono obbligatoriamente 2 sensori per blocco, si tratta di un'informazione falsa, in quanto ciascun blocco di rocrail consente l'inserimento da 1 a 5 sensori (anche diversi nel caso di più routes in cui sono coinvolti quei blocchi specifici).
Chiaramente, come accade in traincontroller, se si usa un solo sensore per blocco, il punto di fermata viene simulato tramite un timer (dopo x secondi che il sensore rileva la presenza il software ordina alla centrale di arrestare il locomotore in questione). La differenza sta nel fatto che su rocrail inserisci proprio il valore in tempo, mentre su rocrail hai un'interfaccia grafica dove inizi a movimentare cursori su base di distanze in centimetri.... ma in realtà il software dietro quell'interfaccia grafica... calcola pur semrpre un intervallo di tempo in secondi (quindi la solfa è la medesima).
Il consiglio è comunque di inserire almeno 2 sensori, dove il primo serve al software per capire che qualcosa sta entrando nel blocco.... il secondo serve per indicare al software che il locomotore ha raggiunto il luogo di fermata corretto (evitando l'aleatorietà della simulazione ad intervalli di tempo (cosa molto pericolosa perchè se il locomotore per una qualunque ragione non capta bene corrente e si pianta in un punto del plastico.... il software non lo può sapere... e se ti ritrovi in una situazione del genere con un convoglio piuttosto lungo.... gli incidenti sono assicurati.
Inoltre, nei blocchi di stazione, se si vogliono avere fermate sempre centrate rispetto ai marciapiedi (a seconda della lunghezza dei convogli) è conveniente avere più di 2 sensori (meglio 3 o 4), che se programmati nel modo corretto... si otterrà sempre un buon centraggio dei convogli (poi questi sono aspetti che dipendono sempre dal risultato che si vuole ottenere).

Passiamo ora alla ecos e alle varie tipologie di sensori:

dopo la partenza con gli ecosdetector ho avuto modo di conoscere buddace e gli articoli di DCCWORLD (in particolare i vari moduli S1-S2-S4-S8) il prezzo è nettamente inferiore rispetto al prodotto commerciale (ancora di più se presi in kit di montaggio, peraltro molto semplici da assemblare), ma la qualità e confrontabile con i prodotti disponibili in commercio se non superiore.
Essendo moduli su BUS loconet, ho dovuto acquistare l'estensione della ESU ovvero il LOCONET CONVERTER, che non mi ha mai dato problemi di sorta. Non ho mai riscontrato ritardi di alcun tipo. La configurazione tuttavia è lievemente macchinosa perchè la centrale inquadra i vari sensori loconet come se foassero degli ECOSDETECTOR "virtuali" a gruppi sempre di 16 uscite.... però una volta capita la situazione....non è un grattacapo insormontabile.
La limitazione del LOCONET CONVERTER è che ti genera un LOCONET T ovvero solo per sensori classici e non puoi collgarci booster DCC loconet oppure i nuovi sensori RAILCOM che sta sviluppando DCCWORLD (per quelli serve un BUS LOCONET-B).

In conclusione, dopo anni di prove non vedo alcun problema nell'usare la ECOS con il suo convertitore loconet e i sensori di DCCWORLD in tandem al software rocrail (che tra l'altro è l'unico ad avere i segnali FS con tutti gli aspetti coerenti al comportamento dei reali). Inoltre mi ha permesso di ottenere tratti di blocco automatico, il rallentamento ai segnali di avviso (senza lacun compromesso negli aspetti dei segnali in combinazione ad eventuali rappel di velcoità ecc). Da tener presente che il mio plastico ha oltre 400 metri di binari e occupa una superficie di 45 metri quadri, dove posso mandare in contemporanea 14 convogli da 270 cm di lunghezza e tutte le movimentazioni secondarie di locomotive nel deposito.
Se hai bisogno di aiuto nelle varie configurazioni per rocrail sarò ben lieto di aiutarti. Attualmente sto aiutando gli amici di TOPRAIL (il plastico della direttissima esposto tutti gli anni a Novegro) nell'automazione del loro plastico con moduli DCCWORLD e software rocrail.

Saluti

Maurizio (plastico THEPROJECT 51)

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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#7 Messaggioda Senialas » venerdì 4 dicembre 2020, 12:58

maurizio_r ha scritto:.........................................................
Il consiglio è comunque di inserire almeno 2 sensori, dove il primo serve al software per capire che qualcosa sta entrando nel blocco.... il secondo serve per indicare al software che il locomotore ha raggiunto il luogo di fermata corretto (evitando l'aleatorietà della simulazione ad intervalli di tempo (cosa molto pericolosa perchè se il locomotore per una qualunque ragione non capta bene corrente e si pianta in un punto del plastico.... il software non lo può sapere... e se ti ritrovi in una situazione del genere con un convoglio piuttosto lungo.... gli incidenti sono assicurati.
Inoltre, nei blocchi di stazione, se si vogliono avere fermate sempre centrate rispetto ai marciapiedi (a seconda della lunghezza dei convogli) è conveniente avere più di 2 sensori (meglio 3 o 4), che se programmati nel modo corretto... si otterrà sempre un buon centraggio dei convogli (poi questi sono aspetti che dipendono sempre dal risultato che si vuole ottenere).
.................................
Maurizio (plastico THEPROJECT 51)


Scusa Maurizio, ma non concordo con quanto dici sulla quantità dei sensori per blocco. Sarà così per RocRail, ma non sicuramente per TrainController.
Dopo aver fatto la calibrazione delle locomotive ed aver inserito i valori delle lunghezze dei convogli, nei blocchi di stazione, ad esempio, posso fermare il treno davanti al segnale chiuso o in centro al marciapiede (ad es. per la coppia di ALe 668) con l'errore del cm., entrando sia da destra che da sinistra. E questo con un solo sensore di assorbimento.
Posso cambiare la locomotiva, aggiungere o togliere carri in automatico sullo stesso binario, con TrainController, sempre con un solo sensore.

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#8 Messaggioda maurizio_r » venerdì 4 dicembre 2020, 13:26

Senialas ha scritto:
maurizio_r ha scritto:.........................................................
Scusa Maurizio, ma non concordo con quanto dici sulla quantità dei sensori per blocco. Sarà così per RocRail, ma non sicuramente per TrainController.
Dopo aver fatto la calibrazione delle locomotive ed aver inserito i valori delle lunghezze dei convogli, nei blocchi di stazione, ad esempio, posso fermare il treno davanti al segnale chiuso o in centro al marciapiede (ad es. per la coppia di ALe 668) con l'errore del cm., entrando sia da destra che da sinistra. E questo con un solo sensore di assorbimento.
Posso cambiare la locomotiva, aggiungere o togliere carri in automatico sullo stesso binario, con TrainController, sempre con un solo sensore.


Infatti, perché si vede che non hai appreso quanto ho scritto in precedenza. Qualsiasi cosa che tu imposti su traincontroller, si traduce sempre in un intervallo di tempo.
Dopo che IL SINGOLO SENSORE rileva l'occupazione, il software fa partire un "cronometro" interno che dopo X secondi impone alla macchina di fermarsi (questo X è specifico per ciascuna macchina). Tu non ti accorgi di tutto ciò perché l'interfaccia grafica di traincontroller ti mostra dei cursori.... ma il software trasforma questi valori di input in un parametro di tempo.
Per fare un esempio banale, se tu prendi quel locomotore in fase di approccio alla banchina e lo tieni fermo con le mani per un certo istante poi lo rilasci sicuramente non si fermerà esattamente dove l'hai programamto... da lì si evince che il software non ha il controllo totale della posizione del locomotore.... ma si basa sull'aleatorietà di un contatore di tempo.
Invece se metti un certo quantitativo di sensori (2 , 3 o 4 in funzione alla lunghezza del marciapiede di stazione) ed elimini o minimizzi la gestione "a tempo" dell'automatismo.... tu avrai un funzionamento preciso e ripetibile nel tempo senza lasciare nulla al caso....

Quando tu hai un certo quantitativo di convogli in movimento (di un certo valore) non puoi lasciare niente al caso, perché basta una minima malcaptazione per far deragliare treni o farli scontrare negli itinerari, in quanto il software pensa che tutto sia a posto invece un treno è rimasto piantato per malcaptazione di corrente da qualche parte (mezzo dentro e mezzo fuori dal blocco).

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#9 Messaggioda christian corradi » venerdì 4 dicembre 2020, 15:13

Dopo che IL SINGOLO SENSORE rileva l'occupazione, il software fa partire un "cronometro" interno che dopo X secondi impone alla macchina di fermarsi (questo X è specifico per ciascuna macchina). Tu non ti accorgi di tutto ciò perché l'interfaccia grafica di traincontroller ti mostra dei cursori.... ma il software trasforma questi valori di input in un parametro di tempo.
Per fare un esempio banale, se tu prendi quel locomotore in fase di approccio alla banchina e lo tieni fermo con le mani per un certo istante poi lo rilasci sicuramente non si fermerà esattamente dove l'hai programamto... da lì si evince che il software non ha il controllo totale della posizione del locomotore.... ma si basa sull'aleatorietà di un contatore di tempo.


Io concordo con quanto sopra scritto.
Aggiungo però anche che ad oggi anche RocRail con il sistema BBT permette le fermate a centro banchina etc.
Invece di tarare le loco su un binario di taratura apposito, ogni loco impara in ogni blocco a fermarsi esattamente dove si vuole.
Il procedimento, per ogni loco ed ogni blocco, è effettuato in automatico da RR per tentativi. Una volta tarato basterebbe un solo sensore (sempre con le incertezze di cui sopra) e nella fase di "apprendimento" il secondo sensore potrebbe essere virtuale ed attivato a mano.

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#10 Messaggioda Senialas » venerdì 4 dicembre 2020, 19:29

Tranquillo Maurizio, ho capito benissimo quanto scrivi.
L’impostazione che viene data con TrainController, tramite la distanza dalla rilevazione dell’ingresso nel blocco è trasformata in tempo tenendo però in considerazione una serie di parametri peculiari per quella locomotiva. Non c’è aleatorietà se il treno procede regolarmente, perché la precisione è elevata.
Infatti cambiando, ad esempio, la compensazione della frenata il punto d’arresto della loco, con le medesime impostazioni di rallentamento ed arresto, può cambiare di parecchi centimetri. Con RocRail il tempo impostato rimane quello e ti serve un secondo sensore per avere l’accuratezza del punto di arresto.
Da come esponi tu i fatti in pratica trasferisci il problema relativo alla cattiva captazione all'imprecisione del software.
Sul mio plastico con deviatoi autocostruiti, interamente metallici e con cuori polarizzati, non sperimento il minimo problema di captazione, nemmeno con locomotive a ridotto passo elettrico (2 assi tipo D.214 o D.208 ) e ti posso garantire che con un solo sensore per blocco, il software ferma le loco dove impostato.

Poi concordo che se metti 2, 3 o più sensori per blocco aumenti la risoluzione effettiva della posizione del treno.
Indubbiamente è poi anche possibile sezionare il tracciato con blocchi da 40 cm in modo che il Pc sappia puntualmente dove sono i treni, ma serve veramente? Io preferisco impegnare questi soldi per altro materiale, incluso il software (con ulteriori vantaggi in termini di prestazioni e funzionalità aggiuntive), dato che con TrainController un solo sensore, secondo me, assolve pienamente il compito.

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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#11 Messaggioda maurizio_r » sabato 5 dicembre 2020, 11:42

Ogni volta che si fa partire un'azione a tempo (o si fa partire un temporizzatore) salta fuori un'aleatorietà. Lo sa bene chiunque abbia studiato un minimo di automazione a livello industriale.
Ora dire che ovunque ci sia un blocco, basti mettere un sensore, è un'assurdità tanto quanto dire che ovunque ce ne vogliano 2....3....n oppure uno ogni 40 cm. la quantità di sensori necessari è da valutare attentamente a tavolino (disegno del tracciato alla mano).
Il mio consiglio personale è:
2 sensori su blocchi in linea;
3 sensori su blocchi di stazione su linea principale ed eventuali precedenze importanti;
1 sensore su binari tronchi o di deposito - rimesse locomotive... la cui lunghezza è ridotta.

La versione a un sensore con opportuni "stratagemmi" di compensazione è stata principalmente studiata per andare ad automatizzare plastici dove non è stata prevista in origine tale possibilità, la quale dà la possibilità di implementarla senza stravolgere enormemente il cablaggio.
Ora, se in fase di progetto si pensa già a come affrontare l'automazione è palese che metterci tutto il necessario per farla funzionare al meglio, senza soluzioni arzigogolate che funzionano solo per correzione continua e simultanea dell'errore di posizione.
In conclusione, un solo sensore ovunque non lo consiglierei nemmeno a chi mi vuole male.

E con questo non aggiungo altro.

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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#12 Messaggioda Senialas » sabato 5 dicembre 2020, 12:29

Va benissimo così. Restiamo di parere diverso.
Non ci sono "stratagemmi" di compensazione, ne di correzione continua. Fa parte della modalità operativa del software (TrainController).
Tu usa tutti i sensori che ritieni necessari. Io non ti voglio male, ma, usando TC, continuo con un sensore per blocco, dato che assolve a quanto gli chiedo.
Buon fine settimana
Roberto

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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#13 Messaggioda morenji » domenica 6 dicembre 2020, 13:39

maurizio_r ha scritto: i nuovi sensori RAILCOM che sta sviluppando DCCWORLD (per quelli serve un BUS LOCONET-B).


Davvero richiedono il loconet-b i nuovi sensori railcom? quindi non funzionano nemmeno se collegati ad un LNPC?

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#14 Messaggioda Buddace » domenica 6 dicembre 2020, 17:00

morenji ha scritto:
maurizio_r ha scritto: i nuovi sensori RAILCOM che sta sviluppando DCCWORLD (per quelli serve un BUS LOCONET-B).


Davvero richiedono il loconet-b i nuovi sensori railcom? quindi non funzionano nemmeno se collegati ad un LNPC?

Con LNPC funzionano, va fatta una precisazione a quanto scritto da Maurizio. Il loconet converter di ESU di fatto è un gateway decide lui cosa far passare da loconet a can (bus ecos), i pacchetti dei detector railcom non li fa passare.
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Re: Ecos , conveter ecos , dccword e rocrail ...AIUTO!!

#15 Messaggioda Senialas » domenica 6 dicembre 2020, 17:33

Grazie Nuccio della precisazione.
Stai dicendo che fa anche da firewall, in pratica!?


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