Piccola nota da marklinista: Il CAN è usato anche dalla marklin, lo chiama Marklin Bus ma è il CAN.
La mia osservazione nasceva da una semplice costazione: gli access point wifi hanno un numero massimo di dispositivi collegabili e tale numero può essere raggiunto in fretta in caso di treni full digital (ogni carrozza con decoder, già 10 treni da 9 carrozze più locomotore fanno 100 dispositivi), senza contare i vari decoder accessori, rilevatori di presenza, decoder sonori ambientali (vedasi i kit DCC workd).
Al tutto aggiungiamoci la questione inquinamento elettromagnetico e possibili interferenze.
Ad oggi un mio grande dubbio è se il DCC rimarrà ancora il principale protocollo: il diretto concorrente MFX ha alcuni vantaggi (indirizzo univoco senza interventi del'utente, funzioni fino alla F32, bidirezionalità con autoriconoscimento esattamente come il RailCom Plus) e sta venendo abbracciato dai grandi produttori di decoder: Zimo in primis, Uhlenbrock, Piko (che dovrebbere essere Uhlenbrock rimarchiato) e ovviamente ESU e Marklin (creatrici di tale protocollo).
Non credo manchi molto a quando le specifiche di tale protocollo vengano pubblicate anche per utenti che realizzano progetti Home made: marklin ha capito che un mondo chiuso non le conveniva, e tempo un anno dall'annuncio ecco subito ucire i decoder delle altre ditte con supporto a tale sistema.
Personalmente quello che trovo più limitante dei deocder odierni è il numero "basso" di aux per avere modelli il più possibili reali, sul progetto eurofima le aux sono 31.
Preferirei che esistesse un unico connettore che faccia passare rotaie, Motore, SUSI, e alimentazione (U+ e GND): 8 fili (7, se vogliamo metttere il sistema di alimentazione sulla scheda del rotabile, GND deve sempre essere in comune). Poi la scheda logica del rotabile gestirà tutto il resto.
Oggi la SUSI gestisce fino alla F68 (
http://www.normen.railcommunity.de/RCN-600.pdf) proviamo solo a immaginare quante funzioni realistiche si potrebbero realizzare.