Pare che lo scatolotto abbia 8 ingressi digitali configurabili che inviano un telegamma alla centrale, o al PC e sonda della singola configurazione come da tabella 9.
Al momento non né capisco la ragione.
Infatti presenta anche una tabella di conversione decimale/esadecimale.
Da quanto hai allegato pare che per programmarlo occorra una interfaccia, si ma cosa?
Mi sa che per capirci qualcosa devi studiarti da zero il protocollo Loconet, io passo oltre.
Ho scaricato questo documento relativo al Loconet
https://www.digitrax.com/static/apps/cm ... dition.pdf
ma l'ho solo sbirciato.
Quanto è qui contenuto, relativamente alla comunicazione seriale ** è roba che ormai non uso più da 20 anni, cioè da quando esistono la Ethernet attuale e le funzioni già fatte per gestire le comunicazioni seriali, massima lode a queste funzioni.
E non sono manco curioso di ritornare alla preistoria delle comunicazioni seriali, quando nel 1997 è nato, il Loconet di fatto era già vecchio nell'hardware. All'epoca si usavano gli hardware RS485 e RS422, anche loro ormai superati.
Nota
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A parte i 16,66 baud specifico per i trenini, bah ... che anche come protezione commerciale è il segreto di Pulcinella
E vero che all'epoca i micprocessori sciolti non erano venduti a secchiate, ma è stata una inutile complicazione, bastava fare come si faceva nell'industria: ti colleghi solo se compri almeno un cavo proprietrio che in un connettore o uno scatolotto a metà, contiene un microprocessore che fa da chiave di protezione, sarebbe costato meno e la protezione commerciale è assicurata: vergini da configurare costavano pochi dollari.