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Salve a tutti, ho visto un video di questo nuovo sistema di Hornby, HM 7000 con i relativi decoder che pilotano le loco sia attraverso il bluetooth del telefonino (con l'apposita app gratuita) e anche con il tradizionale DCC

Mi chiedo, ma a che serve pilotare i modelli con il bluetooth?
Qualcuno ha provato?

Un saluto a tutti
Marco

Ciao, ne parlano qui sul forum amico...

https://www.scalatt.it/forum/viewtopic. ... 0&start=25

Principe Anchisi ha scritto:Salve a tutti, ho visto un video di questo nuovo sistema di Hornby, HM 7000 con i relativi decoder che pilotano le loco sia attraverso il bluetooth del telefonino (con l'apposita app gratuita) e anche con il tradizionale DCC

Mi chiedo, ma a che serve pilotare i modelli con il bluetooth?
Qualcuno ha provato?

Un saluto a tutti
Marco

Ho letto velocemente sul sito Hornby è la sripsota è tutta qui:

In cosa si differenzia l'HM7000 dai controller wireless esistenti?

L'HM7000 si connette direttamente al decoder montato sulla locomotiva, il che significa che non è più necessario comunicare attraverso le rotaie. Questo significa un sistema di controllo molto più veloce, reattivo e consistente.

E' una tecnologia vecchia già lanciata da qualche produttore circa 20 anni fa di fatto telecomandi i treni con il bluetooth: L'unico vantaggio reale è che puoi telecomandare un modello anche su un plastico analogico.
MI chiedo chi sia in Hornby la mente che partorisce certe idee..

Ciao io sto provando il wi-fi della Uhlenbrock funziona bene anche con JMRI ma non vedo per adesso i vantaggi rispetto al radio comando che ho sempre della Uhlenbrock. Adesso ci manca anche il BT.
Ciao
Mario

Mario, si sta parlando di due cose completamente diverse:
- nel tuo caso colleghi un terminale di comando ad una centrale, che poi invia segnali DCC sui binari
- Hornby propone una cosa diversa, tensione fissa DC ai binari, e radiocomando diretto della locomotiva dal terminale (che qui non vuole confuso con una tipica centrale digitale con terminale incorporato).

Il problema, in ogni caso uno la veda, è che ti leghi a quel sistema e a quel marchio.
Fra un po' ci proporranno un microchip da introdurre sotto pelle per far girare i treni.....

In ogni caso un sistema simile va bene per la sola guida manuale e su impianti abbastanza semplici, e gli scambi li comandi in modo tradizionale.
La vedo come voler fare concorrenza ad altri produttori, che appunto hanno catalogo prodotti similari indirizzati ai bambini, e negli impianti da giardino in scala G.
Per fare con quel sistema qualcosa che ora si fa con il digitale (anche se abbastanza superato) di strada devono farne ancora tanta: qualcuno ha provato con lo stesso sistema che si utilizza nei magazzini totalmente automaitizzati per comandare i carrelli e le navette, ma a parte i costi, gli spazi di un plastico sono troppo piccoli e inquinati (che anche nei magazzini così automatizzati è un attimo che diventi una giostra dell'autoscontro).
Magari si sposa bene con il mondo FREMO.

Lo so Marco, infatti la penso come docdelburg. A me piace provare le novità ma non ne vedo le utilità future di tutti questi sistemi che stanno nascendo.
Ciao
Mario

Se guardate il catalogo della Uhlenbrock c'è un articolo che alimenta la ferrovia da giardino io ho la versione dcc con alimentazione da binario e questo sistema comanda direttamente i decoder che funzionano con batterie tampone. Le ditte cercano di coprire in ogni modo qualsiasi campo. Ma rimango perplesso del loro utilizzo futuro.
Ciao
Mario

Se la Select e la élite quando uscirono avevano un senso ed erano grosso modo compatibili con quanto esistente sul mercato dell'epoca non si può dire di tutto il resto è uscito dopo un fiasco dopo l'altro a cui probabilmente Si aggiungerà questo

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Nelle ferrovie da giardino il radiocomando ha un senso, magari abbinato all'alimentazione della locomotiva da batterie anche dentro un veicolo: si evitano i problemi della corrente su binari umidi o bagnati.
In un plastico il radiocomando ha senso solo se elimina tutti i problemi del DCC attuale, e lo potenzia con la trasmissione nei due sensi, ma deve essere constetuale ad un sistema di gestione del plastico completo.

Poi una cosa sono i trenini destinati a bambini, ben diverso sono i modelli.

Marco Fornaciari ha scritto: In un plastico il radiocomando ha senso solo se elimina tutti i problemi del DCC attuale, e lo potenzia con la trasmissione nei due sensi, ma deve essere constetuale ad un sistema di gestione del plastico completo.

Non elimina un bel nulla in quanto la corrente viene sempre captata dai binari , captare DC o DCC non cambia nulla