Visto che sono stato chiamato in causa, cerchero' di rispondere con obiettivita' sull'argomento.
A Novegro ho presentato il prototipo definitivo della MX31ZL, il palmare della ZIMO con centrale DCC gia' bi-direzionale RailCom incorporata (ovvero non c'e' piu' il booster/centrale esterno).
Tale prodotto e' in grado di erogare 4A in via continuativa con 6A di picco, la tensione sui binari e' regolabile attraverso i menu' di settaggio.
E' dotata di alimentatore switching (simile a quello dei Pc portatili) e di connessioni verso il plastico ed il CAN Bus (possibilita' di utilizzo di tutti i moduli del sistema ZIMO - MX8 - Mx9 - ed espandibilita' in futuro).
Ha un'interfaccia USB "master", che ne permette il collegamento al PC siaper i futuri aggiornamenti del proprio firmware interno, sia per la gestione attraverso programmi di controllo.
L'interfaccia "master" consente inoltre di aggiornare la centrale attraverso Memory stick, ovvero senza la necessita' di avere un computer vicino.
La stessa centrale e' a sua volta unita' di programmazione per l'aggiornamento del firmware dei decoder.
Il prezzo e' interessante, potrete leggerlo sulla recensione delle varie riviste della Fiera di Novegro, e offre la possiblita' ai possessori di plastici medio-piccoli di entrare nel mondo ZIMO.
Le prime consegne sono previste entro il prossimo mese.
Veniamo ora alle specifiche di RailCom.
La comunicazione bi-direzionale RailCom prevede due tipi di informazione: una a livello
globale e l'altra a livello
locale.
La prima (livello globale - implementata gia' sulla centrale MX31ZL) permette di sapere se una certa locomotiva e' presente sul tracciato, di
leggere e scrivere con acknowledge le relative CV sul plastico (senza spostare la locomotiva sul binario di programmazione) , di avere informazioni dal decoder della locomotiva circa la captazione o meno del segnale digitale, l'assorbimento del motore, l'effettiva velocita' espressa in km/h o mph (caratteristica ZIMO), ed il tempo necessario al decoder per fermarsi espresso in secondi. Ovviamente, la piu' importante di tutte tra queste e' la lettura/scrittura delle CV direttamente sul tracciato.
La seconda (livello locale) permette, attraverso il sezionamento del tracciato, l'associazione del decoder ad una determinata posizione del plastico, con conseguente possibilita' "decisionale" (da parte del decoder stesso) di effettuare operazioni quali, ad esempio, l'apertura di uno scambio, senza ulteriori sensori disposti sui modelli e sul plastico.
Il rilevatore di tipo locale permette quindi innumerevoli possibilita' di automazione, specie senza PC.
Per quanto riguarda la ZIMO, riporto il "programma" di integrazione della comunicazione bi-direzionale RailCom nell'ambito dei componenti del sistema:
FASE 1 - Tutti i decoder ZIMO, a partire dal 2004 sono stati
prodotti con l'
hardware necessario per il funzionamento con RAILCOM. I decoder consegnati a partire da Marzo 2007, hanno al loro interno anche il
software per il funzionamento delle principali caratteristiche di RailCom,
da sempre attese, che sono:
- lettura e scrittura delle CV (variabili di configurazione) direttamente
sul tracciato, senza spostare la locomotiva sul binario di programmazione
- trasmissione del decoder di informazioni alla centrale quali il carico
(assorbimento)
- riconoscimento dell'indirizzo di un decoder su una sezione isolata,
mediante l'utilizzo di un "rilevatore locale" (caratteristica peraltro
gia' offerta da ZIMO negli ultimi 15 anni).
I decoder venduti precedentemente possono essere aggiornati con la
versione del software 28 (attualmente siamo alla 30), quindi totale aggiornamento anche per i clienti
che posseggono gia' decoder ZIMO.
FASE 2 - Tramite un aggiornamento software della centrale
MX1EC, sara' possibile utilizzare il "rilevatore locale" LENZ LRC 120 per
rilevare l'indirizzo di una locomotiva su una sezione di binario
sfruttando RailCom. Poiche' tale funzionalita' e gia' offerta da ZIMO da
diversi anni, ZIMO si concentrera' sullo sviluppo dei "rilevatori globali"
da inserire nelle proprie centrali e su "rilevatori locali" multipli (8 o
16 posizioni), che si integreranno nei piu' complessi moduli MX9, per lo
sviluppo del sistema dei
codici di posizione ZIMO.
FASE 3 - Con l'uscita della nuova cabina di comando MX31ZL
con centrale da 4 A e rilevatore globale RailCom integrati, si avra' il
primo utilizzo delle funzionalita' di base RailCom (lettura/scrittura CV,
dialogo decoder/sistema con informazioni base) nell'ambito del sistema
ZIMO.
FASE 4 - Realizzazione dei "rilevatori globali" per le centrali MX1EC, MX1, MX1HS. Tali rilevatori saranno inseriti in un pettine delle centrali, gia' predisposte fin dal lontano 2001. In questo modo, RailCom sara' portato anche sulle centrali piu' potenti dell' MX31ZL.
FASE 5 - Implementazione dei codici di posizione. Questa e' l'ultima fase
ed e' quanto concepito da ZIMO per sfruttare RailCom in modo
professionale. Tale fase richiede l'integrazione / sviluppo dei rilevatori
locali multipli nei moduli MX9. In pratica, nei decoder per locomotive saranno previste nuove CV, che permetteranno di associarli a determinati itinerari e posizioni. Quando un decoder raggiungera' una determinata posizione sul tracciato (ad esempio l'ingresso di una stazione), il rilevatore "locale" RailCom dialoghera' con esso indicandogli la posizione (ovvero il numero di sezione di binario in cui si trova). Il decoder, confrontando tale numero con quanto programmato nelle CV dedicate a tale funzionalita', effettuera' una "richiesta di itinerario" alla centrale, la quale provvedera' all'attuazione dei relativi deviatoi ed al settaggio dei vari livelli di velocita' (specifica ZIMO) che il decoder dovra' rispettare per quell'itinerario (ad esempio deviata a 30 o 60 Km/h).
Oltre ai decoder per locomotive, come giustamente accennava gimar, stanno ora uscendo decoder per funzioni e per accessori con la comunicazione bi-direzionale integrata. Nel caso degli accessori (scambi) questo e' utile per verificare l'effettivo posizionamento degli aghi, prima dell'avvio di un treno su un itinerario.
Concludendo, le basi hardware sono gia' pronte, la fantasia dei softwaristi potra' dare origine a sviluppi molto interessanti.
A RailCom stanno lavorando ZIMO, Lenz, Tams e Kuehn, ed hanno creato un vero e proprio "gruppo di lavoro".
Esiste un distaccamento europeo del gruppo NMRA-DCC proprio per lo sviluppo di RailCom, viste le lunghe attese della normalizzazione da parte del gruppo di lavoro americano.
Spero di non aver confuso troppo le idee
Saluti