Automazione in digitale
Inviato: mercoledì 5 marzo 2008, 16:58
Ciao a tutti,
sono nuovo del forum anche se seguo il sito da anni; sono un modellista ancora "ANALOGICO" perchè mi piace più fare il "dirigente al movimento" che il "macchinista" e con l'analogico posso impostare itinerari, manovre, blocchi automatici e tutti quegli automatismi che col digitale ancora non si possono fare.
Vi sto che ormai sto impazzendo perchè i cablaggi sono molti e complessi (nonostante i PIC mi aiutino molto), volevo sapere da voi che siete esperti e al passo con le evoluzioni in questo campo, a che punto è la tecnologia DCC riguardo il dialogo bidirezionale Centrale/Decoder.
Visto che sto automatizzando l'impianto con il controllo da PC, forse può essere l'occasione per passare al digitale ma il mio vincolo è che possa:
- capire in una determinata tratta (con rilevatore ad assorbimento di corrente) che treno c'è
- far frenare una loco inviandogli il comando puntuale (senza ricorrere al generatore di frenata)
Ho sentito parlare ultimamente della programmazione in corsa dei decoder ma non ho ben capito le potenzialità
E' chiaro che il DCC ha i suoi bei vantaggi riguardo la gestione delle funzioni ausiliarie delle loco (accensione, suoni, movimento pantografi, ganci digitali indipendenti !!!)
Magari sarebbe bello che un giorno col DCC i contatti reed non siano tra le rotaie ma sulle loco; quando questa passa in un punto del binario dove è posizionato un magnetino (tra le rotaie) M1, il decoder della loco dica alla centrale "Loco 26 in posizione M1": a questo punto la centrale ... pone al rosso un semaforo, muove uno scambio in deviata, predispone un itinerario, comunica un annuncio in stazione, etc. (il limite a questo punto è la fantasia...) e solo e soltanto se passa di li la loco 26.....
Forse questa oggi è pura fantasia ma speriamo che si avveri presto.
Aspetto Vs commenti e, se possibile, documentazione a riguardo.
Roberto Bassetti
sono nuovo del forum anche se seguo il sito da anni; sono un modellista ancora "ANALOGICO" perchè mi piace più fare il "dirigente al movimento" che il "macchinista" e con l'analogico posso impostare itinerari, manovre, blocchi automatici e tutti quegli automatismi che col digitale ancora non si possono fare.
Vi sto che ormai sto impazzendo perchè i cablaggi sono molti e complessi (nonostante i PIC mi aiutino molto), volevo sapere da voi che siete esperti e al passo con le evoluzioni in questo campo, a che punto è la tecnologia DCC riguardo il dialogo bidirezionale Centrale/Decoder.
Visto che sto automatizzando l'impianto con il controllo da PC, forse può essere l'occasione per passare al digitale ma il mio vincolo è che possa:
- capire in una determinata tratta (con rilevatore ad assorbimento di corrente) che treno c'è
- far frenare una loco inviandogli il comando puntuale (senza ricorrere al generatore di frenata)
Ho sentito parlare ultimamente della programmazione in corsa dei decoder ma non ho ben capito le potenzialità
E' chiaro che il DCC ha i suoi bei vantaggi riguardo la gestione delle funzioni ausiliarie delle loco (accensione, suoni, movimento pantografi, ganci digitali indipendenti !!!)
Magari sarebbe bello che un giorno col DCC i contatti reed non siano tra le rotaie ma sulle loco; quando questa passa in un punto del binario dove è posizionato un magnetino (tra le rotaie) M1, il decoder della loco dica alla centrale "Loco 26 in posizione M1": a questo punto la centrale ... pone al rosso un semaforo, muove uno scambio in deviata, predispone un itinerario, comunica un annuncio in stazione, etc. (il limite a questo punto è la fantasia...) e solo e soltanto se passa di li la loco 26.....
Forse questa oggi è pura fantasia ma speriamo che si avveri presto.
Aspetto Vs commenti e, se possibile, documentazione a riguardo.
Roberto Bassetti