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PLA (Passaggio a Livello Automatico) RIVAROSSI
Inviato: lunedì 6 aprile 2009, 22:19
da mikepas
Cari esperti del settore, ho acquistato un PLA della Rivarossi, il famoso passaggio a livello di Cosio Traona, essendo io un neofita (sia del fermodellismo che del digitale), non ho potuto non farmi affascinare da questo bellissimo oggetto.
Ora il punto è: posso inserirlo in un circuito digitale? Funziona? o rischio di far esplodere qualche cosa? Eventualmente per utilizzarlo che tipo di modifica dovrò fare?
Un saluto ed un ringraziamento anticipato per i vostri consigli.
Inviato: martedì 7 aprile 2009, 11:48
da sailman62
Il dispositivo funzionava (e funziona) in analogico, sfruttando dei contatti sul binario. Per usarlo in digitale, potresti utilizzare un decoder accessori e comandarlo come uno scambio in manuale (intendo che decidi tu quando aprirlo o chiuderlo).
E' necessaria una alimentazione in CC (diretta o raddrizzando il DCC).
Per un funzionamento "automatico" potresti utilizzare dei contatti (reed oppure infrarossi) per pilotare il circuito, da posizionare ad opportuna distanza
ciao
Andrea
Inviato: martedì 7 aprile 2009, 16:03
da mikepas
sailman62 ha scritto:Il dispositivo funzionava (e funziona) in analogico, sfruttando dei contatti sul binario. Per usarlo in digitale, potresti utilizzare un decoder accessori e comandarlo come uno scambio in manuale (intendo che decidi tu quando aprirlo o chiuderlo).
E' necessaria una alimentazione in CC (diretta o raddrizzando il DCC).
Per un funzionamento "automatico" potresti utilizzare dei contatti (reed oppure infrarossi) per pilotare il circuito, da posizionare ad opportuna distanza
ciao
Andrea
Con tutta sincerità apprezzo molto questo tuo interessamento alla mia problematica... ma diciamo che io sono nel mondo del fermodellismo da circa 3/4 mesi (dopo che il mio pupo ha ricevuto per regalo a Natale dallo zio uno starset analogico della lima) quindi puoi ben capire a che punto sono

.
Se me lo spieghi con un disegno o schema di collegamento forse potrei capirci qualcosa di più...in particolare per il funzionamento in automatico in quanto sono più interessato.
Grazie di tutto
Inviato: martedì 7 aprile 2009, 20:51
da gfqgi
Attenzione! Ho anch' io il PLA, ma funziona a corrente alternata a 50 Hz da 14 a 16 Volt. Temo che in corrente continua la bobina si surriscaldi.
Ciao
GF
Inviato: martedì 7 aprile 2009, 21:54
da glaskastl
... e se si usasse esattamente come con l'analogico? cioè mandando un polo del DCC direttamente al PLA (era il filo giallo, mi pare).
L'altro polo arriverebbe direttamente tramite il sistema originale a controrotaia. Se scalda troppo basterebbe una resistenza in serie.
Inviato: martedì 7 aprile 2009, 23:08
da sailman62
Scusate, mi sono confuso.
come giustamente segnalato, il sistema utilizzava la corrente alternata degli accessori per funzionare e tramite due pezzi di controrotaia veniva chiuso il circuito.
A mio parere collegarlo direttamente sulla linea DCC potrebbe creare dei problemi durante il funzionamento anche se non ho una evidenza "sperimentale".
Per questo pensavo di separare i sensori dal circuito DCC
Andrea
Inviato: mercoledì 8 aprile 2009, 10:34
da gfqgi
Io lo uso da anni alimentandolo con un trasformatore da 15 Vac collegato con un polo alla rotaia e l' altro al filo del PLA. La rotaia collegata ovviamente deve essere quella adiacente alla controrotaia di contatto. Funziona nello stesso modo sia in analogico che in DCC. Penso che non convenga usare il segnale DCC come sorgente di potenza al posto del trasformatore per almeno due ragioni:
a) non sprecare potenza preziosa in DCC
b) l' induttanza dell' elettrocalamita potrebbe disturbare il segnale DCC al momento dell' azionamento.
Ciao
GF
Inviato: mercoledì 8 aprile 2009, 13:53
da mikepas
gfqgi ha scritto:Io lo uso da anni alimentandolo con un trasformatore da 15 Vac collegato con un polo alla rotaia e l' altro al filo del PLA. La rotaia collegata ovviamente deve essere quella adiacente alla controrotaia di contatto. Funziona nello stesso modo sia in analogico che in DCC. Penso che non convenga usare il segnale DCC come sorgente di potenza al posto del trasformatore per almeno due ragioni:
a) non sprecare potenza preziosa in DCC
b) l' induttanza dell' elettrocalamita potrebbe disturbare il segnale DCC al momento dell' azionamento.
Ciao
GF
Ciao GF
Quindi in parole povere mi stai dicendo che lo stai utilizzando praticamente allo stesso modo dell'analogico? ...e che il collegamento della corrente alternata sulla rotaia non altera il normale funzionamento del DCC e che di conseguenza non rischio di bruciare niente?

Inviato: mercoledì 8 aprile 2009, 15:12
da gfqgi
Si, io ho usato questo sistema per circa 15 anni in analogico e ormai da 4 anni in digitale. Se il trasformtore con cui alimenti il PLA è completamente isolato dal trasfomatore che alimenta il DCC non ci dovrebbero essere problemi. Io comunque non ne ho mai avuti.
Ciao
GF