Il cappio di ritorno (che poi ਠun otto) dig. e non
Inviato: mercoledì 17 settembre 2014, 17:01
Vorrei sapere se il corto del mio tracciato (che poi ho dovuto modificare) è dovuto al cd cappio di ritorno o effetto racchetta presente in continua e assente in alternata. Mi sa di si.
Il tracciato è un zero con quattro scambi che danno luogo ad un otto interno con incrocio elettrico e il tutto è poi sormontato da catenaria captante.
Appena ho messo in analogico la motrice sul binario la spia rossa del trafo era accesa: corto che più non si poteva. L’unico modo per evitarlo era una modica del tracciato consistente nel sezionamento dei binari con gli scambi nella parte rettilinea dello zero di guisa che la tensione circola solo sull’otto e i tratti rettilinei sono appunto diventati quattro tronchini di parcheggio.
Io possiedo 1. un relè meccanico universale del 1977 Marklin, (forse altri due con segnale luminoso), e 2. vari binari curvi RR sia sezionati che dotati di ostacolo interno avvisante ovvero contatto con spinetta (parlo di binari della generazione RR del 1970/85, quindi acciaio vero altezza non Nem, traversine auto sbriciolanti, fungo enorme, ecc.) per azionare dispositivi sulla linea come appunto i relè…
Ho cercato in rete (e non solo) qualche dritta in proposito ma oltre la famosa racchetta non sono andato ne riesco a fare su carta un disegno da poter qui allegare con Image Shak. visto la mia reiterata incompatibilità con iddu.
Domanda finale.
Esiste in questo blasonato salotto di docenti, ingegneri, professori, tecnici e quant’altro un qualsivoglia essere vivente che possa darmi qualche dritta considerando che sul binario di alimentazione di tutti i miei tracciati installo sempre un deviatore a slitta allo scopo di usare alternativamente macchine analogiche o digitali, quindi faccio camminare sia le analogiche che le digitali, ben sapendo che queste ultime per es. potrebbero da sole cambiare polarità in frangenti simili…
Chiedo a chi mai mi volesse vergar qualcosa semplicità espositiva massima perché il mio livello di comprensione/under standing rimane sempre basso a morire.
Grazie per il tempo di lettura.
Saluti e formaggi a tutti.
BB
Il tracciato è un zero con quattro scambi che danno luogo ad un otto interno con incrocio elettrico e il tutto è poi sormontato da catenaria captante.
Appena ho messo in analogico la motrice sul binario la spia rossa del trafo era accesa: corto che più non si poteva. L’unico modo per evitarlo era una modica del tracciato consistente nel sezionamento dei binari con gli scambi nella parte rettilinea dello zero di guisa che la tensione circola solo sull’otto e i tratti rettilinei sono appunto diventati quattro tronchini di parcheggio.
Io possiedo 1. un relè meccanico universale del 1977 Marklin, (forse altri due con segnale luminoso), e 2. vari binari curvi RR sia sezionati che dotati di ostacolo interno avvisante ovvero contatto con spinetta (parlo di binari della generazione RR del 1970/85, quindi acciaio vero altezza non Nem, traversine auto sbriciolanti, fungo enorme, ecc.) per azionare dispositivi sulla linea come appunto i relè…
Ho cercato in rete (e non solo) qualche dritta in proposito ma oltre la famosa racchetta non sono andato ne riesco a fare su carta un disegno da poter qui allegare con Image Shak. visto la mia reiterata incompatibilità con iddu.
Domanda finale.
Esiste in questo blasonato salotto di docenti, ingegneri, professori, tecnici e quant’altro un qualsivoglia essere vivente che possa darmi qualche dritta considerando che sul binario di alimentazione di tutti i miei tracciati installo sempre un deviatore a slitta allo scopo di usare alternativamente macchine analogiche o digitali, quindi faccio camminare sia le analogiche che le digitali, ben sapendo che queste ultime per es. potrebbero da sole cambiare polarità in frangenti simili…
Chiedo a chi mai mi volesse vergar qualcosa semplicità espositiva massima perché il mio livello di comprensione/under standing rimane sempre basso a morire.
Grazie per il tempo di lettura.
Saluti e formaggi a tutti.
BB