Premesso che vanno bene solo con i decoder esu predisposti, sono condensatori ad alta capacità (intorno ai 4 Farad mi pare il Maxi) in piccolo spazio (
https://it.wikipedia.org/wiki/Supercondensatore) che già costano di loro. Oltretutto, per loro caratteristiche costruttive, hanno una bassa tensione di lavoro per cui il circuito prevede anche un riduttore/elevatore di tensione switching ... non solo, hanno anche una logica che li esclude quando si va in programmazione del decoder (altrimenti impossibile).
Ecco spiegato il costo ... ma sono veramente efficaci: il motore viaggia per qualche secondo anche in assenza di alimentazione.
Quelli casarecci sono composti essenzialmente da un diodo, una resistenza e un condensatore elettrolitico da almeno 25 VL (meglio 35) il cui unico limite sono le dimensioni ovvero lo spazio disponibile all'interno del modello.
Diodo e resistenza (100-200 ohm) sono in parallelo tra loro e inseriti tra il filo blu e il positivo del condensatore.
Il diodo è orientato col catodo verso il filo blu e l'anodo verso il condensatore: serve a far caricare il condensatore tramite la resistenza in modo che il picco di corrente di carica non faccia intervenire la protezione della centralina o frigga il ponte, ovviamente in fase di scarica la corrente scorre attraverso il diodo senza essere limitata dalla resistenza.
L'altro capo del condensatore è connesso ai 0V del decoder, se previsto sul connettore, oppure direttamente al - del ponte di diodi che raddrizza la tensione in ingresso al decoder.
Visto che di solito si trova spazio per capacità di un massimo di 2000 uF (microfarad) o giù di li l'efficacia di un circuito casalingo, ancorché apprezzabile, sarà 2000 volte minore di quella del "fatt'apposta" ESU.