Digitalizziamo e sonorizziamo un RailBus in scala N! (10 marzo 2006)
Grazie al nuovo decoder CT-Elektronic Tran - www.tran.at SL74, è possibile digitalizzare con decoder sonoro anche un railbus in scala N!
Il RailBus utilizzato è un modello giapponese in kit prodotto da Tomix che, se opportunamente colorato, ben si presta ad essere utilizzato su qualche ferrovia privata europea.
Il kit comprende un'unità motrice ed una folle.
 
Attrezzi necessari:
  • Saldatore per uso Elettronico da 15W o meglio saldatore a temperatura regolabile;
  • Stagno;
  • Cutter;
  • Nastro isolante;
  • Un decoder (useremo un Tran SL74);
  • Un altoparlante rettangolare da 10x20 mm e 8 ohm di impedenza;
  • Plasticard;
  • Manuali dei decoder;
  • Pinze varie.
 
Introduzione
Il railbus giapponese Tomix, oltre ad un ottimo funzionamento, ha anche un ottimo rapporto qualità prezzo. Il kit (cassa e telaio da assemblare) costa €39,90 su www.japanmodelrailways.com.
Il decoder Tran SL74 è un decoder che integra sia la parte necessaria al controllo della loco sia quello relativo al suono, il tutto rientra nelle seguenti dimensioni: 24x9x3,5mm. Possiede anche due uscite ausiliare (F1 e F2) oltre ai normali fili per il controllo delle luci (F0). Inoltre il SL74 viene venduto già compreso di mini-altoparlante da 1W, perfetto per l'installazione nei rotabili in scala N.
C'è da sottolineare che il valore di assorbimento massimo consentito dal decoder (0,8A), ne consente l'installazione anche in piccole locomotive da manovra in scala H0 come le italiane 214, 245, ecc...).
I suoni possono essere caricati nel decoder in formato .WAV, e può contenere fino a 170 secondi di campioni - un valore decisamente ottimo. E' possibile acquistare il decoder con suoni precaricati, a scelta tra loco a vapore, diesel o elettrica.
 
PASSO 1
Per prima cosa bisogna isolare il motore dai due semitelai (che prendono corrente dagli assi). Per fare questo, ho forato i semitelai i corrispondenza delle linguette di contatto del motore ed ho messo del nastro isolante per evitare contatti accidentali. I fori servono a far passare i fili che consentiranno di connettere il motore al decoder.
 
Ecco i fili saldati alle linguette di presa di corrente del motore che spuntano dai fori nel telaio. Il telaio dell'unità folle è stato dotato di presa di corrente, sfruttando le lamelle di ottone già presenti. Ho incollato un avanzo di una basetta sul telaio, ho saldato i fili provenienti dagli assi e predispongo due contatti per la condotta passante tra rimorchiata e motrice (fili nero e rosso).
 
Le prese di corrente sulla motrice sono state realizzate forando i semitelai ed avvitando due piccole viti, una per polo, a cui saranno saldati i fili provenienti dalla rimorchiata ed i fili nero e rosso che alimentano il decoder.
 
PASSO 2
Sappiamo che il decoder è in grado di sopportare la corrente del motore, quindi procediamo ad installare provvisoriamente il decoder e a verificarne il corretto funzionamento (senza sonoro per il momento). Metto il railbus sula binario di programmazione e leggo la CV1, che contiene il valore 3 e cioè quello impostato dal produttore. Tutto ok, si puà procedere.
 
PASSO 3
E' necessario fresare leggermente il telaio, poiché il decoder, se pur di dimensioni contentute, è leggermente lungo. Qualche mm è sufficiente. Per eseguire questa operazione bisogna SEMPRE INDOSSARE GLI OCCHIALI PROTETTIVI! Sempre!
 
PASSO 4
Collegare l'altoparlante è semplicissimo. I due fili marroni vanno connessi alle piccole morsettiere dell'altoparlante, che vanno delicatamente premute per permettere al filo di infilarsi. Rilasciandole il filo viene bloccato in posizione
 
Le piccole dimensioni del decoder non devono lasciare spazio ad errate supposizioni. Anche senza cassa di risonanza il risultato è più che soddisfacente.
Le impostazioni iniziali prevedono che il suono si avvii premendo F4. Così facendo si sente il suono dell'avviamento e quindi il suono del motore avviato; ripremendo F4, il motore si spegne.
 
PASSO 5
Con del biadesivo ho fissato il decoder al telaio. Ho incollato anche delle strisce di nastro isolante per evitare contatti accidentali.
 
PASSO 6
Per migliorare la resa dell'altoparlante è indispensabile dotarlo di una cassa di risonanza. Con del plasticard, ho realizzato una rudimentale scatola aperta in cui infilare ad incastro l'altoparlante.
 
PASSO 7
Con una goccia di silicone ho fissato la cassa di risonanza al telaio.
 
PASSO 8
L'altoparlante è fissato ad incastro nella sua cassa di risonanza. I fili verde e viola delle funzioni ausiliarie (F1 e F2) e quelli giallo e bianco della funzione luci (F0) sono stati ripiegati sul telaio e ricoperti di nastro isolante, per un eventuale futuro utilizzo.
 
PASSO 9
Poiché i Lokmaus2, che uso come palmari ausiliari con il mio sistema Lenz Compact, supportano solo 4 tasti funzione oltre alle luci (F0), è stato necessario rimappare i tasti F agendo sulle CV 35, 36 37 e 38. Infatti, non usando le funzioni ausiliare del decoder, ho rimappato F1 in modo tale che controllasse l'accensione del motore (valore da inserire nella CV35 = 16); ho rimappato anche F2 e F4 perché facessero fischiare la motrice (valori da inserire rispettivamente nelle CV 37 e 38, 64 e 16). F3 controlla la funzione "manovra", che dimezza la velocità massima ed elimina l'effetto inerzia programmato nelle CV 3 e 4.
 
PASSO 10
La loco, nella foto ancora da verniciare e con i vetri ancora da montare, è pronta per sgranchire gli ingranaggi e per dare una bella schiarita alla voce :) I vetri naturalmente verranno oscurati verniciandoli di nero dall'interno.
Il mio consiglio è quello di appesantire la rimorchiata aggiungendo dei piombini da pesca tra telaio e tetto; la presa di corrente migliora.
Progetti futuri? Installazione delle luci bianco/rosse con dei LED ad alta luminosità.
 
Articolo realizzato da Denny Turani
 


Dai un voto a questa pagina:

Rating: 2.0/5 (118 votes cast)

(Unobtrusive) AJAX Star Rating Bar Homepage