Il costruendo plastico di Francesco Petrolini

(9 dicembre 2003)
Un esempio di esercizio... in digitale!
 
Il plastico
Il plastico (ancora in costruzione) è di tipo PaP (punto a punto) costruito su una strauttura a forma di L: rappresenta una linea di media importanza con un discreto traffico merci e passeggeri. La stazione principale di testa (Vergnasco) possiede 5 binari, un'asta di manovra/smistamento, un lungo binario di sosta, una rimessa TD e un tronchino per macchina da manovra.
Da qui si dipartono tre linee: una per la stazione nascosta a 4 binari (Savona), una per la stazione secondaria (Cervagno, dove la linea si interrompe a causa di dissesti idrogeologici), con scalo merci a quota inferiore (Cervagno Scalo) e industria raccordata (Meccanica Herg).
E infine una linea TD che sale al paese di Belmonte, sede di industrie varie (Officine, Cartiera, industrie alimentari) e da cui si dirama, dopo inversione, la breve linea fittizia per Altavilla.
Sui binari sono presenti mezzi FS e della FTB (Ferroviaria Trasporti Belmonte). La gestione dei mezzi è digitale, gli scambi sono analogici e in parte manuali.
È previsto un esercizio con orario sequenziale, quindi non legato al tempo. Attualmente ho preparato 4 orari grafici diversi: TD, TD e TE, Festivo e TD semplificato.
Il traffico merci è gestito con il metodo delle schede carro. All'inizio di ogni sessione con un dado si stabilisce il numero di carri che compongono i 2 treni merci iniziali previsti in orario (ogni treno avrà quindi un massimo di 6 carri). Si estraggono a sorte altrettante schede carro su cui è indicato il tipo di carro, il carico e la destinazione. Le schede presentano da 2 a 4 movimenti, in modo che un carro possa rimanere sul plastico anche tra sessioni diverse. Naturalmente sono possibili treni straordinari se per la casualità delle schede si ottengono treni con oltre 6 carri.
Per la prossima sessione sono già presenti alcuni carri che devono completare i rispettivi movimenti.
Con gli amici Franco e Nuccio abbiamo effettuato una sessione completa (a cui si riferiscono le immagini) e il divertimento è stato notevole!
 
Treno Merci 162 proveniente da Savona per Vergnasco. Treno Diretto 45 in partenza per Savona, treno merci 183 per Cervagno Scalo in partenza sul binario 4 e merci 172 per Belmonte pronto al binario 2.
 
Treno Regionale 251 appena arrivato da Belmonte e pronto per ripartire.
Il traffico passeggeri è assicurato da ALn e da materiale ordinario/navetta in base alla tipologia di treno. L'impiego di materiale navetta semplifica molto la gestione di un impianto che, seppur piccolo, può rivelarsi spesso molto trafficato.
 
L'esercizio digitale
Sono stati utilizzati centrale digitale Compact Lenz e comandi palmari Lenz LH30 e Roco Lokmaus2. Ricordiamo che il controllo palmare Lokmaus2 è compatibile con le centrali Lenz e può essere utilizzato semplicemente inserendolo nel bus XPressNet. Quest'ultima è una sorta di "rete" che può essere installata lungo il plastico, con diverse prese posizionate in punti strategici (una stazione, uno scalo merci, un'industria) e alle quali è possibile collegare i comandi palmari per poter seguire in ogni momento l'azione, senza essere obbligati a rimanere fermi al quadro di controllo!
Per collegare i tre elementi è stata cablata una rete XpressNet mediante il modulo "sdoppiatore" Lenz LA152.
Nel caso di reti con spine e prese solamente di tipo RJ-12 (telefoniche a 6 poli) è possibile autocostruire la rete XpressNet: basta avere una crimpatrice, qualche mt di cavo e alcune prese e spine.
Gli schemi per il cablaggio si possono scaricare da sito ufficiale di Lenz. Ulteriori informazioni su XpressNet si possono trovare anche su questa pagina.
 
Ogni macchinista agisce in modo indipendente dagli altri sul proprio comando e porta il treno a destinazione. Poichè il sistema di alimentazione è in DCC, nessuno deve preoccuparsi di gestire le tratte di binario; non è presente nessun sezionamento e tutte le locomotive e/o automotrici sono libere di marciare in qualsiasi punto della stazione o dello scalo merci senza doversi preoccupare di non oltrepassare i "confini" del sezionamento. Due locomotive potrebbero anche sostare sullo stesso tronchino e continuare a muoversi indipendentemente, anche in sensi di marcia opposti!
Una gestione simile è difficilmente ottenibile in analogico, se non a fronte di complessi sezionamenti che tuttavia non avrebbero le stesse potenzialità di esercizio.
Chiuque preferisca manovrare e gestire i treni in esericizio realistico non può che trarre benefici dal sistema digitale.


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