Di Ing Carlo Zamboni and Ing Epifanio Raneri (8 Novembre 2016)
Copyright
Il seguente progetto (hardware) può essere realizzato liberamente, ma
non può essere commercializzato in nessun modo (Licenza GNU).
Premessa sul progetto
Dopo una serie di vicissitudini decido la pubblicazione per dare a Cesare quel che è di Cesare.
Allo scanso di equivoci viene anche pubblicato lo schizzo originale dell'ingegnere Zamboni da cui è
stato poi sviluppato tutto.
Necessità
L'optoloconet nasce dall'esigenza del plastico del gruppo CV19 di proteggere e alimentare la lunga tratta loconet che corre
lungo il plastico. Praticamente inutile nei piccoli plastici casalinghi, su quelli modulari invece, questo dispositivo permette ti poter ridare
potenza al bus loconet quando si è troppo lontani dalla centrale digitale. Inoltre separa elettricamente le tratte di bus
loconet per salvare la centrale digitale incaso di cattivo collegamento elettrico del bus stesso.
Questa necessità posta all'ing. Zamboni viene poi tramutata in uno schizzo e in un suo primo prototipo che dopo una piccola
correzione lavorerà sul plastico di CV19 durante una manifestazione modellistica insieme ad altri gruppi durante la Model Expo Italy a Verona.
Successivamente lo schizzo viene ripreso da chi scrive, modificato nella parte di alimentazione e terminazione loconet quindi
viene prodotto un nuovo prototipo che poi è quello che pubblichiamo.
Il limite di corrente disponibile in uscita, nell'attuale progetto, è dovuto all'uso dei finali integrati nell'optosilatore
TLP250 che fornisce potenza al railsync. La corrente massima erogabile è di 1A e le uscite di potenza non sono protette dalle
sovracorrenti.
Prototipo
Il prototipo integrato nel "mobile" di comando del plastico di CV19 è in servizio ormai da molti anni. Alcuni di voi lo avranno visto sulle riviste nonché
nelle mostre dal vivo.
Schema Elettrico
Schema Elettrico
Schema di Montaggio
Attenzione per un errore della librerie tutti i transistor risultano girati, seguire di conseguenza la foto.